WILLOW

di Luca Bovio

Willow è un film statunitense di genere fantastico del 1988 diretto da Ron Howard tratto da un soggetto di Geroge Lucas. Al centro della storia Willow Ufgood, appartenente al popolo dei nani ed aspirante stregone, che si trova a dover proteggere la principessa neonata Elora Danan dalla minaccia della crudele strega Bavmorda. Il film è un fantasy di ambientazione molto favolistica quasi classica, con l’eroe protagonista chiamato a svolgere una missione che rappresenterà per lui anche un viaggio di formazione e nel quale incontrerà personaggi, amici o nemici, che contribuiranno a questa sua crescita. Non si può inoltre dimenticare come Willow sia il primo lungometraggio nel quale siano stati inseriti effetti di morphing digitale, ovvero l’effetto che permette la trasformazione fluida, graduale e senza soluzione di continuità tra due immagini di forma diversa. Tale innovazione tecnica è probabilmente da intestarsi alla LucasFilm, società di produzione di George Lucas che ha fatto dello sviluppo di nuova tecnologia per il cinema un proprio cavallo di battaglia ed ha contribuito in maniera importante alla creazione di un certo tipo di cinema americano destinato soprattutto ad un pubblico di giovani e giovanissimi tra anni Ottanta e Novanta. Non va tuttavia sottovalutato il lavoro di Howard alla regia. L’allora giovane regista aveva al suo attivo già alcuni di buoni successi commerciali, un serie positiva alla quale si aggiunse anche Willow. Il regista americano riesce qui a creare un’opera fantasy di grande fascino, capace di avvincere con le sue atmosfere quasi da epica antica tramandatasi nel folklore popolare. Un’atmosfera che non è dovuta esclusivamente alla tecnologia impiegata ma che ne trae certo giovamento. Una pellicola che mantiene intatto tutto il suo fascino nonostante il tempo passato e che si dimosta ancora in grado di regalare emozioni.