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I DODICI MESI

di Luca Bovio

30226758_10214712582904861_6099909409310244864_nI DODICI MESI (Dvenadcat’ mesjacev) è un film d’animazione sovietico del 1956 di Ivan Ivanov-Vano tratto dall’omonima opera teatrale del 1943 di Samuil Jakovlevič Maršak.

Durante la notte di Capodanno una povera orfanella incontra nel bosco i dodici mesi dell’anno riuniti a convegno. Il film appartiene ad un gruppo di opere con le quali Ivanov-Vano passa dal cortometraggio al lungometraggio, pur mantenendo pressoché intatto il suo stile grafico. Nella struttura del film si possono ravvisare echi dell’influenza disneyana radicatasi in Unione Sovietica fin dagli anni Trenta benché lo stile grafico appaia ispirato all’iconografia popolare ed alla tradizione folklorica. Nella narrazione sono altresì ravvisabili sia un sotto-testo politico sia un sotto-testo pedagogico, peraltro comuni nell’animazione russa. Fine esempio dell’opera di uno dei nomi maggiori dell’animazione sovietica il film, tuttavia, non si eleva mai dal livello di opera di buon artigianato per passare al livello di opera d’arte come comunemente intesa. Resta gravata di un certo accademismo legato al concetto di realismo socialista che impedì una reale sperimentazione di forme e temi nel cinema sovietico e purtuttavia è in grado di trasmettere una sua magia allo spettatore, concedendogli di entrare in un mondo fantastico e magico dal quale si è progressivamente esclusi man mano che si invecchia. Un’opera dunque che, pur con i suoi limiti, è sempre in grado di regalare qualcosa durante la visione e di lasciare una gradevole sensazione nel petto dello spettatore.

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