cineteca

HEAVY METAL

Di Luca Bovio

Heavy Metal è un film d’animazione del 1981 di produzione canadese ispirato all’omonima rivista a fumetti statunitense e prodotto da Ivan Reitman.

Il Tor-lack, una sfera di energia, in realtà un’entità malvagia cosmica, si palesa ad una bambina per mostrarle alcune esempi di come il suo potere sia in grado di corrompere l’universo.

Film di animazione di natura indipendente diretto da Gerald Potterton, professionista free-lance noto all’epoca soprattutto per aver collaborato alla produzione di Yellow Submarine (1968), mostra una eterogeneità nello stile delle varie storie ereditata dai diversi stili dei disegnatori delle storie a fumetti originali apparse sulla rivista e qui trasposte. Il risultato al quale si assiste è quello di una produzione che può apparire raffazzonata ma che più realisticamente parte dall’idea di mantenere intatte le caratteristiche grafiche di ogni storia, ognuna delle quali è un corto indipendente solo blandamente unito agli altri dalla cornice.

Nonostante lo sforzo produttivo e l’utilizzo di tecnologie d’animazione di primo livello per l’epoca, come il rotoscope non si ha mai la sensazione di assistere ad una produzione d’elite, quanto ad una prodotto di natura indipendente diretto soprattutto ad un pubblico di appassionati. Lo stile grafico dei diversi autori, tutti provenienti dal mondo del fumetto indipendente americano ed europeo, è sì rispettato ma difficilmente potrebbe colpire un pubblico generico che poco o nulla sa di quel mondo e del tipo di fumetti pubblicati sulla rivista. Il risultato finale è un pastiche con poca amalgama che se funziona sulla carta stampata, costruita come un ricettacolo di vari autori e tendenze, funziona meno sullo schermo. Viene da pensare che l’idea di base sia stata quella di prendere un numero di Heavy Metal e trasporlo pedissequamente in celluloide.

Il risultato finale è quello di un’opera per appassionati cultori, più che per il grande pubblico, eccentrica eppure dotata di un suo fascino.

Lascia un commento