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IL CLUB DEI 39

di Luca Bovio

il club dei 39Il club dei 39, conosciuto anche con il titolo I 39 scalini, è un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1935. È l’adattamento del romanzo I trentanove scalini di John Buchan, primo di una serie che vede protagonista Richard Hannay. Richard Hannay incontra in un teatro una donna di nome Annabella, da questo incontro il giovane si troverà invischiato in una storia di spionaggio che lo condurrà fino in Scozia. La pellicola presenta già una forte impronta del cosiddetto “stile Hitchcok”, propone infatti alcuni elementi nella trama ricorrenti prima e dopo questo film nelle opere del regista: un innocente accusato ingiustamente, un intreccio sentimentale mescolato ad una storia di suspence, dei contrappunti ironici ed un certo understatement inglese; tutti elementi che possiamo individuare lungo tutto l’arco dell’opera di Hitchcock e che vedrà il suo apogeo in Intrigo internazionale. All’epoca Alfred Hitchcock è già un regista con una rispettabile cinematografia alle spalle, che ha avuto modo di affinare il proprio stile ed approfondire le proprie conoscenze tecniche e questo si vede nella pellicola. Hitchcock è un regista consapevole del linguaggio particolare del cinema e lo sfrutta a suo vantaggio girando quelli che lui chiama “pezzi di torta”, ovvero delle sequenze che acquistano reale significato solo montate in un ordine preciso che il regista tiene per sé, in modo da evitare ingerenze sgradite della produzione. Hitchcock inoltre sa “significare” le sue inquadrature, le quali sembrano davvero non aver bisogno di un dialogo esplicativo.  Esempi di “stile Hitchcock” in questo film sono: le sequenze iniziali, la sequenza nella casa del fattore, la sequenza del comizio politico e la scena notturna in macchina dopo l’arresto di Hannay da parte degli sgherri del capo della banda.  Questa pellicola ci testimonia di un artista dotato di uno spiccato talento visivo, capace di mettere in pratica un proprio stile particolare pur rimanendo nel novero del cinema di largo consumo.

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