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GRAN TORINO

di Irene Modena

Gran Torino è un film del 2008 diretto e interpretato da Clint Eastwood.

Walt Kowalski ha da poco perso la moglie ed emergono subito i problemi di comunicazione che ha con i propri figli e le relative famiglie. Intanto il giovane prete cerca di convincerlo a confessarsi avendolo promesso alla moglie. Walt è un veterano della guerra in Corea, per questo odia la famiglia che vive nella casa accanto: sono asiatici. Walt è un uomo solo che beve molto, le sue passioni sono il suo cane e la sua auto Gran Torino. Un giorno il suo giovane vicino, Thao, cerca di rubargli la macchina incoraggiato da una gang del quartiere, ma fallisce miseramente dato che Walt lo fa fuggire. La gang è decisa a punire il ragazzo, ma sconfina nella proprietà dell’americano che manderà via tutti inforcando il proprio fucile. Da quel giorno Walt ottiene la riconoscenza della famiglia asiatica di cui diventerà amico. Si trasforma, così, da un uomo americano che odia gli asiatici a un uomo di esperienza che sostiene un giovane ragazzo nella crescita.

Clint Eastwood ci presenta un uomo con forti tendenze razziste: odia chiunque sia diverso da sé, asiatici, neri o giovani. E’ un uomo che si porta dentro molta sofferenza, a partire dalla violenza e dalla morte che ha conosciuto in Corea, per questo motivo rimane solo e allontana tutti dalla sua vita. Quasi nessuno fa quasi più caso alle sue offese di stampo razzista come se il suo essere anziano sottolinei la sua inutilità. Due giovani “diversi”, Thao e la sorella Sue, riusciranno ad entrare nel suo mondo. Hanno la stessa età dei nipoti, ma con la differenza che hanno mantenuto dei valori.

Anche se ormai è avanti con gli anni, Clint Eastwood rimane sempre un eroe americano: non ha paura di affrontare una gang di giovani ragazzi, difende i più deboli, lotta per i suoi valori. E’ un eroe solitario che ad un certo punto si accorge di avere più cose in comune con i “musi gialli”, piuttosto che con la propria famiglia. Proprio per questo si emulerà salvando la vita ai suoi nuovi amici.

Nonostante le battute razziste non si può non amare Clint Eastwood!

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