di Luca Bovio
Il vecchio mulino, conosciuto anche internazionalmente come The Old Mill, è un cortometraggio d’animazione Disney diretto da Ub Iwerks del 1937. Un vecchio mulino in disuso e gli animali che lo abitano affrontano una notte di tregenda, Il corto rappresenta il maggiore sforzo “poetico” dell’intera serie e banco di prova, sul piano tecnico, con l’utilizzazione della profondità di campo ottenuta con la multiplane camera, per il passaggio al lungometraggio, avvenuto alla fine del medesimo anno, dopo tre anni di lavorazione, con Biancaneve e i sette nani. È senza dubbio uno dei punti artistici più alti raggiunti dalla serie Silly Symphony e dalla produzione Disney del periodo. È un’opera commerciale, fatta per piacere ad un pubblico il più ampio possibile e senza intenti di ricerca artistica particolari. È il culmine di quel processo di commercializzazione iniziato con The Skeleton Dance, ormai giunto a costituire una semplice cartolina di bellezza senza alcun altro intento o ambizione, insomma rappresenta il raggiungimento di quel gusto medio, da alcuni critici definito anche “cattivo gusto” che rappresenterà la cifra stilistica della stragrande produzione Disney di qui in avanti. E tuttavia, vista l’importanza che questa produzione ha rivestito nella vita e nell’immaginario di milioni di persone, non ce la sentiamo di condannare questo indirizzo preso da Disney, proprio per questa sua importanza. Walt Disney ha contribuito ai sogni infantili, e non, di un pubblico smisurato in tutto il mondo ed anche solo per questo va ringraziato e non condannato per non aver inseguito una ricerca artistica più radicale.
IL SETTIMO OCCHIO 