cineteca

KIKI CONSEGNE A DOMICILIO

Di Luca Bovio

KIKI – CONSEGNE A DOMICILIO (Majo no takkyubin) è un film anime del 1989 diretto da Hayao Miyazaki e liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Eiko Kadono.

Kiki, strega adolescente, parte per il suo anno di apprendistato in un’altra città. Affronterà tante prove e farà molte conoscenze che la aiuteranno a crescere.

Con questa pellicola Miyazaki voleva offrire un ritratto di streghetta che si differenziasse da quelli proposti dalle serie animate dell’epoca, più aderente ad un’idea di personalità in fieri e meno influenzato da clichés. Il film presenta molti se non tutti temi tipici del cinema di Miyazaki, con una certa attenzione per il volo, ma vede al proprio centro in particolare il tema della crescita e della scoperta di sé. Abbastanza naturale giacché la pellicola della quale stiamo parlando è un romanzo di formazione. Si tratta di una storia molto lieve eppure profonda, com’è nello stile del maestro anche quando affronta temi e storie più “adulte”, come Principessa Mononoke (1997) ad esempio. Lo stile grafico è ancora particolarmente legato a quello delle opere degli esordi, prima quindi della sua evoluzione partita dagli anni Novanta ed in particolare proprio con Principessa Mononoke.

Un altro dei temi tipici di Miyazaki, e qui particolarmente intrecciato al tema della maturazione, è la presenza di una coppia maschio-femmina nei personaggi protagonisti, qui Kiki-Tombo.

Non si può mancare di vedere in filigrana nella pellicola anche un elemento autobiografico, peraltro ammesso dallo stesso regista. Miyazaki infatti affermò che nella vicenda di Kiki che parte da casa per realizzare le sue aspirazioni vedevo molto della sua vicenda personale, poiché anche lui dovette abbandonare casa e trasferirsi in una grande città, Tokio, per realizzare la sua aspirazione di diventare disegnatore di fumetti. Nasce forse da qui la grande tenerezza del film, dall’afflato di empatia: “Kiki c’est moi!”.

Lascia un commento